Hanno deciso di filmare la loro storia d’amore in quarantena. Si amano in modo provocatorio e sensuale fino a quando non accade qualcosa di inaspettato. La passione che condividevano svanisce, dentro e fuori dall’inquadratura. Nel limite di quattro mura, qualcosa è andato perduto, ma è impossibile nominarlo o curarlo.
La fine di una relazione raccontata attraverso una telecamera sempre presente, senza vergogna o censura.
Che cos’è l’amore?
Riccardo è un reporter, appassionato e irrequieto. Kata è un’attrice porno, genuinamente romantica e fiduciosa. Si sono innamorati in Sri Lanka, dove gestivano insieme un canale PornHub mentre viaggiavano per il paese.
Quando è iniziata la pandemia del 2020, si trovano lontani l’uno dall’altro, bloccati in due parti diverse del mondo. Dopo diversi mesi di separazione, Riccardo riesce a raggiungere Kata nel suo appartamento a Budapest per trascorrere insieme la quarantena e filmare nuovamente il loro amore.
La prima notte, lei mette fiori freschi e candele accese e lui accende la telecamera. Sono entrambi entusiasti e impazienti. Vogliono che tutto sia perfetto. Tuttavia, il loro momento magico svanisce. Quando Riccardo ammette di aver fatto sesso con un’altra donna, Kata è distrutta. Da allora, fanno di tutto per sbloccare la situazione. Così, essere costretti in un bilocale li impone a confrontarsi costantemente.
Giorno dopo giorno, Riccardo inizia a sentirsi sempre più in colpa e claustrofobico e Kata trova il perdono più difficile del previsto. Anche il sesso cambia, passando da un atto di complicità e passione a una routine meccanica. A volte lasciavano la fotocamera accesa fino all’esaurimento della batteria.
Nel frattempo i loro personaggi si scontrano in un vortice di incomunicabilità. Riccardo vuole prendersi una pausa e andarsene mentre Kata vuole che lui affronti la situazione e rimanga. Entrambi non sono in grado di spiegare cosa sia cambiato, ma arrivano a chiedersi se si siano mai conosciuti. È doloroso soprattutto perché nel frattempo sono ancora capaci di vividi momenti di vicinanza.
Nel giro di poche settimane si alternano tra quattro mura tutte le fasi della fine di una relazione. Fino a quando entrambi accettano che il loro amore è svanito e non possono riaverlo indietro. I fiori si seccarono e le candele si spensero.
L’immancabile macchina da presa di Riccardo racconta la loro storia senza vergogna o censura e con un pizzico di verità, che forse non era del tutto voluto.
Accendere la camera, è stato un modo per rimettere in moto la nostra storia d’amore, dopo la brusca interruzione pandemica. Fin dal primo giorno tuttavia, ci siamo resi conti che la dinamica era diversa e che non sarebbe stato scontato ritrovare la stessa sintonia. E se al principio ho realizzato immagini curate mentre Kata ha organizzato piccole scenografie casalinghe, con il passare del tempo, la camera era semplicemente accesa, a campo fisso, e la casa sempre più in disordine. Noi ci muovevamo nel quadro, dimenticandoci di essere ripresi, esaurendo ogni energia della nostra relazione fino al suo epilogo. Quando dopo diversi mesi dalla separazione, ho rimesso mano al materiale, è stato disarmante. Mi sono reso conto che quelle immagini portavano una loro verità che superava la mia versione della storia tanto come quella di Katia.