Dicembre 2022. Dopo un anno di lavori, il nuovo archivio della Fondazione Joan Miró di Barcellona è aperto al pubblico. Il documentario prende spunto da questo movimento intimo e impercettibile per riflettere sulla natura dell’architettura e dell’arte.
Questa storia emerge dall’amicizia di due uomini. Un’amicizia intima, rispettosa ed esclusiva, coltivata per oltre 50 anni.
La loro empatia è facilmente spiegabile: entrambi sono nati a Barcellona, una città piena di speranze e presto messa al bando dall’arrivo del regime di Franco.
Ben presto hanno ottenuto un riconoscimento internazionale senza mai rinunciare ai loro principi e ora, alla fine degli anni ’60, tornano nella loro terra d’origine per lasciare un segno duraturo, come maestri venerati.
Il loro progetto guarda al futuro, è unico e idealista, contemporaneamente un gesto di vendetta e di riconciliazione.
“Questo edificio è la sintesi di tutti gli esperimenti di questi anni”, ricorda Sert.
Si chiama CEAC, il Centro Studi di Arte Contemporanea. La prima collezione pubblica di arte contemporanea della Catalogna ha aperto i battenti il 10 giugno 1975.
Joan Miró ne è l’ispiratore e lo sponsor principale, insieme all’amico Joan Prat.
Josep Lluís Sert è l’architetto pratico che dà vita alla loro visione.