Un sasso nell'acqua Un film di Marcella Gilardoni

Diversi personaggi leggono e commentano, ognuno tradotta nella propria lingua madre e adattata alla propria situazione, la seguente frase dello psichiatra e filosofo martinicano Frantz Fanon: "L’homme noir apprend à mépriser sa propre langue et culture et adopte celles de l’homme blanc… Il survit de la honte et de la culpabilité d’être noir en ressemblant autant que possible à l’homme blanc : il devient un homme noir qui porte un masque blanc... Lorsque, enfin, il découvre son état, il est trop tard. N’appartenant à aucune culture, l’homme noir a désormais perdu son identité, il ne lui reste que l’homme noir a désormais perdu son identité, il ne lui reste que l’humiliation et la haine de soi."

Il punto di partenza è una frase di Frantz Fanon, lo psichiatra e filosofo martinicano a cui a Torino è stato intitolato il primo centro di etno-psichiatria italiano. Nel suo libro “Peau noire, masques blancs” il linguaggio assume un ruolo importante nella formazione di una coscienza e di una consapevolezza individuale, quindi esprimersi in una lingua vuole significare l’accettazione, volontaria o coercitiva, della cultura ai cui quella lingua appartiene, ivi compresi la diffidenza e il disprezzo per “lʼaltro”.
Mathias lʼ ha tradotta in fiammingo dopo essersi reso conto che era applicabile alla situazione dei Valloni con i Fiamminghi in Belgio. Kholeho lʼha tradotta in Ncosa e Serigne in Giola. Simona lʼha tradotta in inglese per raccontare quello che lei ha vissuto in Gran Bretagna; Claudia, con la mamma francese e il papà italiano, spesso ha provato la sensazione di non appartenere a nessuna cultura. Cheick è subito stato dʼaccordo. Mi ha detto: “Lo dico sempre ai senegalesi, un sasso nellʼacqua, passassero anche cento anni, non diventa una rana”. Ben Salam lʼha trovata molto “forte” e lʼha prudentemente tradotta in arabo. Vito sa che in Francia non hanno avuto sorte migliore.
Così stando le cose sembra inevitabile rendersi conto che proprio i meccanismi che marcano le differenze tra di noi sono quelli che ci rivelano come profondamente e fondamentalmente tutti appartenenti ad una unica famiglia, quella umana.

RegiaMarcella Gilardoni GeneriCortometraggio Durata 4'20" Nazione Italia Tag Gilardoni Marcella