Il cinema di Mario Balsamo

Tre film per raccontare un documentarista italiano tra i più interessanti ed eclettici degli ultimi anni: Mario Balsamo

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In contemporanea alla recente pubblicazione del libro “Il cielo rovesciato” – Rifrazioni tra reale e immaginario nel cinema di Mario Balsamo – (F.Croce, S.Curti – Bulzoni Editore), che ne celebra la figura centrale nel panorama documentaristico italiano, Streeen propone tre opere che ben rappresentano l’eclettico approccio al reale di questo autore.

Stefano Rulli, nella prefazione del libro descrive così il cinema di Balsamo:

“Ci sono momenti di grande cinema dove le umili immagini della realtà tra-sfigurano d’improvviso nel mito e il mito, per nostra fortuna, non si fa epica ma ironia. Sottile, intelligente, malinconica, come accade in tutti i giochi belli dove sai che la vittoria è destinata a durare solo un attimo”

I film scelti per il catalogo sono passati dai maggiori festival di cinema, da Locarno, a Torino ad Annecy, dove hanno raccolto premi e consensi di pubblico e critica.

I film del Cinema di Mario Balsamo

Sotto il cielo di Bagdad (Mario Balsamo, Italia, 2002, 52’)
Realizzato alla vigilia della Seconda Guerra del Golfo, il documentario è un ritratto degli iracheni, della loro cultura, delle loro paure ed aspettative.
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Sognavo le nuvole colorate (Mario Balsamo, Italia, 2008, 67’)
Edison è un bambino albanese emigrato in Italia a soli nove anni, senza i genitori, in un viaggio della speranza, su un gommone. In cerca di un’esistenza possibile, non come vittima, piuttosto come protagonista di un’avventura. Il film è anche la storia di un’amicizia che cambia la vita: tra Edison e Alessandro, un giovane regista leccese che fa entrare il ragazzino nel suo mondo. Leggi di più…
Noi non siamo come James Bond (Mario Balsamo, Italia, 2012, 73’)
Che si fa dopo una malattia grave? Un film, per esempio. Dove quell’incidente di percorso c’entra ma solo come spunto. Perché Noi non siamo come James Bond è piuttosto la storia di una grande amicizia tra i due protagonisti: il regista stesso del film ed uno dei suoi migliori amici, Guido, ‘tumorato’ prima di lui e più di lui.
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