Serekaniye: A un anno dall’occupazione turca

di Orsola Casagrande

Dopo l’attacco lanciato il 9 ottobre 2019 dalla Turchia, e dopo la resistenza nobile e coraggiosa dei suoi cittadini (di qualunque etnia) per quasi due settimane, le Forze Siriane Democratiche (SDF) hanno deciso il ritiro dalla città vista la disparità di forze in campo.
Era evidente che con i mezzi bellici del secondo esercito della NATO, e al ritiro improvviso degli Stati Uniti, per bocca del presidente Donald Trump (che ha spiazzato non solo i kurdi ma anche lo stesso Pentagono), le unità di difesa delle SDF non avrebbero potuto competere.

Fin dal primo giorno dell’aggressione turca, migliaia di persone, aiutate dalle SDF, hanno lasciato Serekaniye, cercando rifugio nei villaggi circostanti e a Heseke.

Ci sono stati oltre trecentomila sfollati, e almeno 200 morti e migliaia di feriti tra la popolazione civile, tra cui molti bambini. Varie organizzazioni internazionali hanno confermato l’utilizzo di armi chimiche (bombe al fosforo) e illegali da parte della Turchia e dei suoi gruppi jihadisti mercenari.

Il progetto BANOS FILM

Il progetto BANOS FILM è nato nel 2015 a Serekeniye. Si tratta di una associazione-scuola di cinema che promuove, oltre a corsi di cinema anche la produzione di film nella città di Serekaniye e dall’anno scorso anche nell’intera Federazione del Nord Est della Siria.
I componenti dell’associazione BANOS FILM sono riusciti a uscire dalla città. Essendo impegnati anche in un lavoro di informazione alcuni di loro, tra cui il direttore Azad Evdike, sono rimasti sul fronte di Zirgan e Til Temir, scenario di violenti combattimenti tra SDF e mercenari islamici dell’Esercito Nazionale Siriano legato alla Turchia.
L’archivio e i materiali tecnici dell’associazione BANOS FILM sono stati tratti in salvo nei primi giorni dopo l’offensiva turca e si trovano in questo momento a Qamishlo.
Il lavoro di ricostruzione della memoria e documentazione di questa nuova offensiva sono oggi drammaticamente ancora più importanti. I membri di BANOS FILM sono stati impegnati nella registrazione di materiali video che testimoniano l’esodo forzato dei cittadini di Serekaniye dalla città ma anche le condizioni in cui sono costretti a vivere, ospitati in scuole a Heseke, case e rifugi di fortuna.
Nonostante le condizioni devastanti, i membri di BANOS FILM hanno girato e montato materiali di denuncia e di racconto che sono andati ad aumentare un archivio che, almeno nella sua sezione di memoria di guerra, si pensava potesse rimanere chiuso.
I membri di BANOS FILM continuano ad inviare quotidianamente i materiali girati e ribadiscono che oggi più che mai il progetto continua. Si è trasformato in un progetto in fieri e itinerante.

Grazie al sostegno della Provincia di Bolzano e dell’Associazione Popoli Minacciati di Bolzano, Banos Film continua a Qamishlo. I membri dell’associazione-scuola hanno riadattato un edificio nella città che è diventata la sede locale di Banos Film. Qui, a febbraio e marzo 2020, sono stati tenuti due workshop di formazione al quale hanno partecipato 12 giovani studenti che oggi sono impegnati nella realizzazione di diversi lavori cinematografici.

Banos Film continua la sua collaborazione con la Comune di Cinema di Rojava, con l’Associazione degli Intellettuali e Artisti di Rojava (per la quale ha curato una rassegna di cinema lo scorso luglio), con l’Amministrazione Autonoma e le altre organizzazioni e comuni del territorio.

www.banosfilm.org

Orsola Casagrande, 2020

globalrights.info

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