Dopo la Liberazione divenne funzionaria del Pci e gli ultimi 30 anni della sua vita li ha trascorsi a Testaccio, dove rimane una figura molto popolare.
La cineasta si mette sulle sue tracce, dialoga con lei, raccoglie ricordi, afferra lembi del suo quotidiano e delle sue esperienze, in casa, nel rione e nelle strade di Roma dove la ragazza trasportava armi in una borsa di paglia e seminava chiodi per bloccare i camion tedeschi.
Nel corso di questo viaggio nel tempo e nella città la voce di Alba/Stella s’intreccia con altre voci per restituire momenti importanti della nostra Storia collettiva.
Il documentario ha ottenuto il patrocinio dell’ANPI (Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia) e dell’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico).
Ha avuto numerose proiezioni in Italia e all’estero, ed è stato selezionato in diversi festival, tra cui Immaginaria (Roma), Docudonna (Massa Marittima), il Toronto International Women Film Festival e Femmes en résistance (Arcueil, Parigi).
Vi hanno partecipato le staffette partigiane Gianna Radiconcini e Luciana “Luce” Romoli, compagne/i di partito, amiche/i di Testaccio e vicine/i di casa di Alba.