Il cavaliere inesistente Un film di Pino Zac

"Agilulfo è il migliore dei paladini di Carlo Magno.
Nobile e ligio al dovere; in realtà non è altro che un’armatura vuota, tenuta in piedi dalla sua sola volontà d’essere e quindi non può mai abbandonare la sua “coscienza di essere”: se ciò dovesse accadere, cesserebbe di esistere"

Durante una marcia con l’esercito, Carlo Magno designa uno scudiero per Agilulfo, Gurdulù, un uomo “che c’è, ma che non sa di esserci”, che accompagnerà il cavaliere per le sue avventure. In una notte, Agilulfo fa conoscenza anche di Rambaldo, giovane cavaliere schieratosi nell’esercito di Carlo Magno per vendicare la morte del padre.

Rambaldo si innamora di Bradamante, anch’ella paladina, ma innamorata di Agilulfo, nel quale vede incarnato l’ideale del cavaliere perfetto.

Una sera il cavaliere Torrismondo, seccato dalla fredda perfezione di Agilulfo, mette in dubbio la legittimità della sua investitura a cavaliere, affermando che Sofronia, la principessa salvata dai briganti dal cavaliere per diventare tale, non era che una serva dei Cavalieri del Valhalla.

Quindi il cavaliere è costretto a partire, accompagnato da Gurdulù, in cerca di Sofronia, unica in grado di provare la regolarità della sua investitura. La paladina Bradamante cerca di seguirlo, a sua volta inseguita da Rambaldo.

Anche Torrismondo decide di partire, schifato dalla degradazione dell’esercito di Carlo Magno, per trovare i Cavalieri del Valhalla, coi quali è cresciuto e unici ritenuti da lui degni di stima e rispetto, dai quali però verrà a loro volta deluso.

Dopo varie peripezie per tutti i cercatori, Agilulfo trova Sofronia in Marocco, nel palazzo del sultano. Riuscito a portarla via da lì, la conduce dove dovrà poi incontrare Carlo Magno e la nasconde, per la notte, in una grotta.

Qui però la trova Torrismondo, che la porta via con sé essendosi innamorato di lei, quindi Agilulfo, non potendo dimostrare la sua ragion d’esser cavaliere, cessa di esistere.

Bradamante, per la disperazione di aver perso il suo amato, si ritira in convento da cui però verrà portata via da Rambaldo. Quest’ultimo, rivestitosi con la bianca armatura di Agilulfo, riesce infine a conquistare l’amore di Bradamante.

VERSIONE RESTAURATA NEL 2023 A CURA DI CINECITTA’ S.P.A. IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA – CINETECA NAZIONALE

Il cavaliere inesistente è un romanzo fantastico di Italo Calvino pubblicato nel 1959 da Einaudi, terzo capitolo della “trilogia araldica” intitolata “I nostri antenati”, dopo Il visconte dimezzato (1952) e Il barone rampante (1957).
Il libro è una riflessione di Calvino sul mancato rapporto tra la realtà e l’uomo contemporaneo.

Guarda l’intervista del 1969 su RaiPlay a Italo Calvino e Pino Zac

 

 

Cast

Hana Ruzickova (Teodora Bradamante / Priscilla / Sofronia),
Stefano Oppedisano (Torrismondo / Rambaldo / Rinaldo),
Evelina Vermigli Gori (Candida’s sister),
Pilar Castel,
Adriana Facchetti,
Marina Fiorentini,
Rita Forzano,
Dina Perbellini,
Rosabianca Scerrino,
Rita Perego,
Nunù Sanchioni,
Tony Erè

Sceneggiatura Tommaso Chiaretti, Pino Zac
Fotografia Emanuele Piccirilli
Musica Sergio Battistella, Mario Migliardi
Scenografia Gino Giuliani
Montaggio Mauro Bonanni
Produzione Istituto Luce
Distribuzione Ital-Noleggio Cinematografico

Trailer Il cavaliere inesistente