L’amiantifera di Balangero, il mostro. È in questo contesto che Eleonora, una ragazza di diciassette anni, energica e curiosa e con una grande passione per il videomaking, troverà casualmente un misterioso filmato ritraente sua madre Simona da giovane e la sconvolgente presenza di uno spaventoso mostro nella cava.
Questo la spingerà a voler realizzare un film per dimostrare la veridicità della leggenda del “mostro della cava”. Accompagnata dall’amico Leo si avventurerà tra i boschi circondanti la cava, area ormai inaccessibile da trent’anni a causa dei lavori di bonifica al territorio.
Proprio per l’azienda che si occupa della bonifica, lavorano il padre di Eleonora, Bartolomeo, e un guardiano, Bepin.
I primi tentativi di ripresa non vanno a buon fine portando Eleonora a essere scoperta e a scontrarsi con sua madre Simona per aver scavato impropriamente e irrispettosamente nel suo passato. Eleonora, non comprendendo la reazione di sua madre, tornerà a indagare scoprendo un amore passato e doloroso, spezzato dalla morte.
Questa scoperta, la scarsa convinzione nel proseguire con la vecchia idea e nuovi aneddoti riguardanti il trauma storico, sociale ed economico patiti dal territorio e dalle generazioni precedenti a causa dell’amianto presente nella cava, soprastante il paese, porteranno Eleonora a cambiare rotta e reinventare completamente il progetto fino a ottenere un grande successo.
La mia idea è quella di mostrare attraverso i personaggi del serial quale lavoro è stato fatto sulla montagna. Ho fatto molti sopralluoghi e credo che il pubblico debba conoscere. In questo tipo di progetto scelgo la fiction perché è un modo per avvicinare un pubblico giovane, ma allo stesso tempo posso far passare concetti importanti che forse un classico documentario non avrebbe tale la forza narrativa
– Max Chicco
Tra le priorità di R.S.A. S.r.l, come anche citato nell’ art. 5 del nostro statuto societario, vi è la promozione e lo sviluppo di studi e progetti finalizzati a potenziare la realtà economica e culturale dell’area. L’intensa attività estrattiva dell’epoca ha segnato profondamente tutta l’area ed il suo tessuto sociale; le attuali grandi opere di bonifica rappresentano un importante segnale di tutela e recupero del nostro territorio, per questa ragione i progetti culturali, di valore, rappresentano uno strumento fondamentale di narrazione, in quanto capaci di stabilire un forte legame tra la collettività e il suo territorio.” ha dichiarato Giovanni Battista Poma (Presidente di Rsa)
“Durante il mio primo incontro con il Sindaco Franco Romeo, ho trovato subito un’ottima intesa. Credo che Balangero abbia bisogno di raccontare il dramma e cercare con questo di esorcizzarlo. Penso che Il Lago Incantato possa essere utile a questo scopo. Il mio lavoro, il progetto con le scuole va verso quella direzione.”
– Max Chicco