Un viaggio vorticoso che unisce Torino a Milano. La pista dell’Hollywood Club brulica di fans e ragazzine sgomitanti. Vogliono accaparrarsi un posto sotto il palco dove stanno per esibirsi i Motel Connection. Nel privè personalità del mondo della moda, dello sport e dello spettacolo sorseggiano da ergonomici bicchieri.
Una croce a strisce bianche e rosse si staglia al centro della sala.
Nicus Lucà entra, avvolto in un accappatoio da pugile, scortato da due bodyguard. La folla si lascia fendere, curiosa. Il corpo dipinto di blu, adornato di stelle bianche, viene issato per essere crocifisso. La musica pulsa, gli applausi scandiscono i passaggi tra i brani. Tra il pubblico novelli samaritani porgono cocktails al Cristo pop; sguardi complici indugiano sul pube avvolto in un panneggio rinascimentale. Tutti si agitano e gridano. La croce pulsa di luce. Tutto accelera. Il peccato è non esserci.