Il Senso dell’Arte
I tre autori hanno utilizzato il mezzo cinematografico per documentare le varie forme d’arte.
Ceste e Signetto hanno realizzato in particolare interviste, documentari e omaggi a personaggi di spicco del cinema d’autore degli anni ’60-’90 (Anna Karina, Jean-Marie Straub, Manuel Ruitz, Theo Angelopoulos ecc.).
Alessandro Tannoia ha collaborato invece con diversi artisti contemporanei nel campo dell’arte concettuale e della performance, avvicinandosi al mondo della video-arte.
Anna Karina
Regia di: Armando Ceste ( 1996 , 38' )
Anna Karina è stata l’icona della Nouvelle Vague, il volto fatto di bianchi e neri, lacrime e sorrisi, il primo piano degli anni ’60. Non è che oggi Anna Karina viva solo di ricordi, ma inevitabilmente tutto la riporta a quel periodo, un’epoca d’oro, una stagione che non ci sarà più, che la vide non solamente interprete, ma ispiratrice e protagonista in prima persona della nascita del cinema moderno.
Vai al filmAngelopoulos backstage
Regia di: Alberto Signetto ( 2003 , 28' )
Sul set del film del grande regista greco “La sorgente del fiume" si alternano riprese a Salonicco e a Sidirocastro, a pochi chilometri dal confine con la Bulgaria, interviste ad Angelopoulos, all’attrice principale e ad alcuni tecnici che collaborano da anni alle realizzazioni del regista. Frammenti che ci danno qualche idea del modo di lavorare, del processo di costruzione di un film, delle relazioni di una troupe con il regista “direttore d’orchestra" di un’impegnativa opera corale.
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Regia di: Alessandro Tannoia ( 2004 , 6’11" )
La band torinese dei Motel Connection interseca il cammino del poliedrico artista Nicus Lucà in una dissacrante performance sonoro-visiva all'Hollywood Club di Milano.
Vai al filmPunto fermo
Regia di: Alessandro Tannoia ( 2005 , 5' )
Video-condensatore #1: una performance di Nicus Lucà
Vai al filmPop Bomb
Regia di: Alessandro Tannoia ( 2008 , 6'' )
Video-condensatore #2: una performance di Nicus Lucà
Vai al filmAccord
Regia di: Alessandro Tannoia ( 2008 , 5' )
In un bianco e nero impastato e graffiante, che strizza l’occhio alla vecchia Leica Monochrom che Richard Nonas porta sempre al collo come fedele compagna di viaggio, il film documenta il lavoro dell’artista newyorkese invitato a Bossolasco per Sentè d’art da Filippo Fossati e Jennifer Bacon della Esso Gallery di New York.
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