Il cerchio perfetto Un film di Claudia Tosi

Ivano e Meris vivono nelle due stanze adiacenti, ma non si conoscono. Sono i loro ultimi giorni o mesi o settimane, difficile dirlo.

La donna, Meris, ricrea dentro l’hospice la normalità del suo quotidiano, dei battibecchi col marito, delle feste di compleanno.

Nell’altra stanza, c’è un uomo arrabbiato col mondo, che caccia tutti sotto lo sguardo paziente della moglie.

Un giorno, Ivano, rimasto solo con la sua rabbia, fissa la regista che lo osserva da tempo e le chiede di non nascondersi più dietro la macchina da presa.

Non è concesso sperare che Ivano e Meris sconfiggano la malattia e alla regista non resta che trovare una via personale per riuscire a guardare la morte da così vicino.

Con un po’ di immaginazione impara a conviverci, perchè forse, a pensarci bene, nessuno se ne va mai per sempre.

 

 

Nota dell’autrice

L’idea per “Il cerchio perfetto” è nata da una mia esperienza personale.

Mia madre è morta dopo avere sofferto per 19 anni di una malattia cronica. Standole accanto ho provato ogni genere di emozione, dal rifiuto della malattia fino all’accettazione della sua “vita temporanea”.

Eppure, dopo che è morta, nel ricordo che ho conservato di quegli anni, non c’è quasi traccia del dolore.

Ho pensato, allora, di fare un film che spingesse il pubblico a compiere un viaggio emozionale simile al mio e che sfociasse in una sensazione di leggerezza.

Quando ho trovato l’hospice “Casa Madonna dell’Uliveto”, sulle colline reggiane a pochi km da casa mia, ho capito che era il luogo perfetto in cui ambientare la mia storia.

Due ospiti, in particolare, hanno attirato la mia attenzione, Ivano e Meris, un vecchio burbero arrabbiato col mondo e una dolce signora rassegnata al suo destino.

Non mi aspettavo che mi trascinassero dentro alle loro vite, ma ho lasciato che accadesse e, senza accorgermene, mi sono ritrovata di fronte alla vita e non più alla malattia.

RegiaClaudia Tosi Produttore GeneriDocumentario, sociale Durata 73' Nazione Italia,Slovenia,UK Tag Claudia Tosi / Movimenta
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