L’Eterneide
Sinossi
Con il contributo di oncologi esperti come il Dott. Castellano, che collaborano con l’Associazione
Emigranti Esposti e Familiari Salentini Vittime Amianto Svizzera, abbiamo studiato le patologie
amianto-correlate e raccolto numerosi documenti che rendono assordante il silenzio sulle
conseguenze provocate dall’amianto.
Il documentario si avvale della collaborazione di Bruno Pesce, portavoce Associazione Vittime
Amianto di Casal Monferrato, associazione che, con l’aiuto del Procuratore Capo di Torino Raffaele
Guariniello, dopo 30 anni è riuscita a far emergere la verità e a dare ai nostri concittadini la
possibilità di iniziare un nuovo procedimento giudiziario a carico dei vertici della fabbrica svizzera.
I lavoratori salentini possono ora sperare di ottenere giustizia.
Le lacrime versate il 13 febbraio al momento della sentenza di condanna al tribunale di Torino,
sono anche le lacrime di Mario, Pierangelo, Michele e di un altro migliaio di leccesi partiti dal
Salento negli Anni ’60 per cercare fortuna in Svizzera. A Niederurnen hanno avuto il loro primo
stipendio, si sono sposati, hanno visto giocare tra le montagne di eternit i propri figli e poi sono
tornati a Gagliano del Capo, Corsano, Alessano, Tiggiano, Andrano, Salve e negli altri paesi per
godersi la pensione. Nella valigia hanno portato i ricordi di una vita e i risparmi per costruire una
casa. Nei polmoni, la polvere d’amianto che hanno respirato. Hanno lavorato l’amianto sino al
1996, sino a quando le scorte di amianto non sono terminate. Ignazio Gesuino Chiarello non può
piangere . Il cancro se l’è portato via quando aveva 55 anni, venti dei quali trascorsi a lavorare
all’Eternit in Svizzera. Per lui ha pianto la moglie Assunta Orlando, tre figli cresciuti da sola:
“ Mio marito lavorava alla macchina macina sale: dalle polveri faceva pasta d’amianto e nel
frattempo firmava la sua condanna a morte. Quando tornava a casa non sapevi più se era uomo o
se era polvere”.
Ippazio è stato il primo morto dell’Eternit tra Corsano e paesi limitrofi. Non è stato l’ultimo!
Di storie da raccontare ce ne sono maledettamente troppe, ci siamo soffermati sulle più
emblematiche, quasi sempre le più dolorose, con la convinzione che queste debbano aprire un
grande momento di riflessione su questa drammatica storia che per emergere ci ha messo 50 anni
e che ha distrutto la vita di migliaia di uomini, donne e bambini. Abbiamo approfondito lo studio
avvalendoci di oncologi esperti (Dott. Castellano) che tutt’ora collaborano con l’Associazione
Emigranti Esposti e Familiari Salentini Vittime Amianto Svizzera, studiato le patologie amianto
correlate e raccolto numerosi documenti che rendono assordante il silenzio studiato a tavolino
sulle conseguenze provocate dall’amianto. Il documentario si avvale della collaborazione di Bruno
Pesce, portavoce dell’Associazione Vittime amianto di Casal Monferrato, associazione che, con
l’aiuto del Procuratore Capo di Torino Raffaele Guariniello, dopo 30 anni è riuscita a far emergere la
verità e a dare ai nostri concittadini la possibilità di iniziare un nuovo procedimento giudiziario a
carico dei vertici della fabbrica svizzera.