CCC CNC NCN
Nati nel fertile humus dell’ambiente punk anarchico torinese degli anni ’80, i CCC CNC NCN optano da subito per una radicalità politica che sfocia in performance soniche di grande impatto, durante le quali il pubblico viene coinvolto emotivamente e fisicamente nell’azione sonora e performativa.
Come il sommergibile Nautilus, che dal romanzo di Jules Verne viene preso a simbolo dall’ omonimo collettivo editoriale con cui realizzano in simbiosi il primo concept album, nelle decadi di attività le loro azioni/operazioni di devastazione culturale sono emerse dall’inconscio della società industriale contro cui si rivoltano, per reimmergersi e poi riemergere di nuovo nel tempo, svariate e infinite volte.
Qui presentiamo l’alpha e l’omega della produzione video di questo progetto che ha visto ruotare attorno alle figure di Oliver Ducasse e Bun’Hell’a P.A.Terre innumerevoli figuri dell’estremismo artistico italiano e internazionale di matrice libertaria.
Il primo filmato, Diserzione!, del 1987, è l’accompagnamento visivo, impiegato anche dal vivo, del brano che diventerà poi piece di apertura con cui declinano in senso antimilitarista l’album “Suicidio modo d’uso”, nato come ipotesi di colonna sonora dell’omonimo testo dei francesi Guillon/Le Bonnec (Suicide mode d’emploi), rieditato in italiano dal collettivo Nautilus nel 1988 e dopo poco sequestrato in tutta Italia dal pretore di Portici per istigazione al suicidio.
Dopo aver popolato gli incubi degli amanti delle musiche alternative per oltre tre decadi (si senta e si legga, per tutte, “Chi C’è C’è – Chi Non C’è – Non C’è” dei CSI di Lindo Ferretti) con il suono analogico di flessibile, trapano, lamiere contorte, bidoni infuocati e barre soniche di svariati clacson suonati in simultanea in performance italiane e internazionali, l’ultima produzione discografica dei nostri doveva uscire nei primi mesi di quest’anno. Il Covid-19 ne ha frenato la realizzazione materiale e i CCC CNC NCN, da sempre inclini esclusivamente al dono e al no-copyright, la hanno messa a disposizione gratuitamente per intero sul proprio sito in forma digitale.
Subito dopo, ispirati dalla crisi materiale e delle coscienze provocata nella società capitale dal virus, hanno realizzato in smart-working e in smart-mixing il loro ultimo brano, una ninna-nanna elettronico rumorista con cui hanno sonorizzato il video I Treni di Marzo, loro ultimissima fatica che qui ci pregiamo di presentare.
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