Vite partigiane – TodoModo(1)

TodoModo è un gruppo di filmmaker indipendenti, composto da Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Umberto Migliaccio.

Dal 2000 a oggi TodoModo ha all’attivo diversi lavori documentari che, per quanto diversi tra loro, condividono la stessa attenzione per personaggi o vicende storico-sociali considerate marginali o che rischiano di scomparire dalla memoria collettiva.

“TodoModo ha l’ambizione di proporre, in alternativa alle diffuse rappresentazioni di claustrofobici scenari di finzioni domestico-esistenziali, sguardi documentari di più ampio respiro su una realtà storico-sociale multiforme e in continua trasformazione. Al di là di ogni illusorio tentativo di fedele documentazione o riproduzione del reale, l’obbiettivo è di riuscire a interagire con i protagonisti delle storie che si raccontano. Questo significa cercare di instaurare una relazione con il soggetto narrante nel momento stesso in cui si trova di fronte alla macchina da presa, rifuggendo l’artificialità dell’intervista preconfezionata, per favorire una conoscenza in tempo reale e un coinvolgimento emotivo fra chi racconta le proprie vicende e i propri stati d’animo e chi li documenta.”

In questo numero di Streeen proponiamo una prima coppia di lavori dei TodoModo, uniti dal tema della Resistenza, basati sulle testimonianze da loro raccolte di storie partigiane.

Le vicende dell’antifascismo romano lungo un secolo di vita in Bimba col pugno chiuso e, attraverso incontri con straordinari superstiti, la vita delle prime bande partigiane nel cuneese in Ma l’amor mio non muore.

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