Rojava International Film Fest
UN FESTIVAL IN ESILIO
Rojava International Film Festival su Streeen!
Grazie a Global Rights Magazine, Streeen rende disponibili in streaming alcuni film che hanno partecipato alle prime tre edizioni del Rojava International Film Festival, dal 2016 al 2018, nonchè alcuni dei film che avrebbero dovuto partecipare alla quarta edizione.
Quest’ultima edizione avrebbe dovuto aver luogo nel novembre 2019, ma un mese prima i carri armati turchi hanno annientato l’esperienza politica della Federazione del Rojava e di conseguenza anche al festival.
Qui l’elenco dei film disponibili gratuitamente in streaming
(elenco in aggiornamento)
Por Shafzan Mahmoud (2′ – 2020 – Capelli)
Una bimba di 11 anni si taglia i capelli dopo le sofferenze della guerra.
Bir Veysi Altay (62′ – 2018 – Il pozzo)
L’instancabile ricerca dei famigliari di sette persone uccise nella città di Kerboran
Were denge min Karabey Hüseyin (95′ – 2014 – Segui la mia voce)
L’anziana Berfe deve trovare un’arma da consegnare ai turchi per far liberare il figlio.
An Alley behind our House Shilan Saladi (11′-2011)
Questo cortometraggio fa luce su una tradizione orribile: la mutilazione genitale femminile.
Dengbej, l’albero solitario Sêro Hindî (43′ – 2017)
Il Kurdistan raccontato dalla tradizione millenaria dei cantastorie.
Window Rezzam Bayram (7′ – 2019)
Due detenute in un carcere nel mezzo del deserto.
301 Bibi Bozzato, Orsola Casagrande (12’30” – 2008)
L’articolo 301 del Codice Penale turco punisce chi insulta la Turchia
My Paradise Ekrem Heydo (104′ – 2016)
La storia della Rivoluzione in Siria raccontata da ex compagni di scuola.
Berxwedan Bibi Bozzato, Orsola Casagrande (46′ – 2007)
Berxwedan è un gruppo musicale Kurdo tra i più politicizzati e innovativi.
Nû Jîn Veysi Altay (48′ – 2015 – Nuova vita)
Le donne delle YPJ nella difesa di Kobane
Prenses model Dilan Engin (14′ – 2018 – Abito da principessa)
l’abito da sposa metafora della violenza sulle donne
Dibistan – Azad Evdike (5′ – 2017 – Scuola)
videopoesia sulla scuola di Serekaniye liberata nel 2013
Sîka Çiya yê Kurmênc – Azad Evdike (17′ – 2018 – L’ombra della montagna curda)
breve documentario girato ad Afrin sulle popolazioni in fuga dai massacri dei jihadisti.
Mal – Sevinaz Evdike (10′ – 2018 – Casa)
in una città devastata dalla guerra una bambina trova un modo per sopravvivere.
La Comune del Film di Rojava – Komina Film a Rojava
Subito dopo l’inizio della cosiddetta guerra civile siriana (marzo 2011), le nazioni che vivono nei territori della Siria del Nord-Est, Rojava hanno guidato una rivoluzione che ha radicalmente trasformato le strutture sociali e politiche dell’intera regione.
Viene istituito un sistema democratico di autogoverno (l’Amministrazione Autonoma del Nord-Est della Siria -Rojava) che, a partire dal 2013, governa quei territori.
Profondamente ispirato ai valori della sovranità culturale, ai valori femministi e comunitari, questo progetto politico ha sfidato il sistema patriarcale, rafforzato le minoranze etniche e religiose, nonché i movimenti di base e promosso l’apertura di spazi democratici locali.
Il Rojava International Film Festival nasce nel contesto della Rivoluzione di Rojava nel 2016 con il nome di Rojava Film Festival.
Nel 2018 il festival viene rinominato Kobane International Film Festival perché celebrato per la prima volta nella città di Kobane che tre anni prima, a gennaio, era stata liberata dalle YPG-YPJ (Unità di Difesa del Popolo e delle Donne) dopo quattro mesi di resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico.
Per l’edizione 2019, la quarta, riprende il nome di Rojava International Film Festival. Come nelle edizioni precedenti, il festival si sarebbe dovuto inaugurare il 13 novembre (in omaggio ai 282 bambini morti nell’incendio del cinema della città di Amude, in Rojava, il 13 novembre 1960)
Komîna Fîlm a Rojava (Comune del Cinema di Rojava) è un’istituzione di base, fondata nel 2015 da cineasti locali e sostenitori della rivoluzione con l’obiettivo di sviluppare il cinema della rivoluzione.
Il lavoro della Comune si articola su tre assi: educazione, produzione e promozione del cinema. La Comune ha messo in piedi una Accademia Cinematografica nella regione per dare a giovani filmmaker, sceneggiatori, montatori e altri professionisti del cinema l’opportunità di studiare e approfondire le varie tecniche del cinema.
Nel contempo, la Comune ha creato anche un team di produzione per sostenere e promuovere produzioni locali e per partecipare e sostenere produzioni internazionali.
Azad Evdike
Regista, nato a Serêkaniyê nel 1977.
Era maestro, ma la Rivoluzione di Rojava ha cambiato la sua vita, come quelle di moltissimi altri. Ha sempre scritto sceneggiature per il teatro e il cinema, e dopo la rivoluzione si è dedicato a tempo pieno al cinema dando vita al progetto BANOS FILM (www.banosfilm.com) che nel 2019 ha ricevuto un finanziamento dalla Provincia Autonoma di Bolzano – ufficio cooperazione allo sviluppo.
filmografia:
- SîKA ÇIYA YÊ KURMÊNC (L’ombra della montagna curda)
- DIBISTAN (Scuola) cortometraggio
- GIYANÊ AZAD (Anima libera)
- BAKUR (Nord )
- BIHUŞTA MIN (My Paradise) aiuto regista
- ROJAVA regista e attore
- DIZIYA BEXCE (Hide-And-Seek in The Garden / theatre for children) regista e sceneggiatura
Il progetto BANOS FILM
Il progetto BANOS FILM è nato nel 2015 a Serekeniye. Si tratta di una associazione-scuola di cinema che promuove, oltre a corsi di cinema anche la produzione di film nella città di Serekaniye e dall’anno scorso anche nell’intera Federazione del Nord Est della Siria.
Dopo
l’attacco della Turchia, il 9 ottobre 2019, l’archivio e i materiali
tecnici dell’associazione BANOS FILM sono stati tratti in salvo e si
trovano a Qamishlo, dove l’associazione ha aperto una nuova sede.
Il
lavoro di ricostruzione della memoria e documentazione di questa
nuova offensiva sono oggi drammaticamente ancora più importanti. I
membri di BANOS FILM sono impegnati nella registrazione di materiali
video che testimoniano l’esodo forzato dei cittadini di Serekaniye
dalla città ma anche le condizioni in cui sono costretti a vivere,
ospitati in scuole a Heseke, case e rifugi di fortuna.
Nonostante
le condizioni devastanti, i membri di BANOS FILM stanno girando e
montando materiali di denuncia e di racconto che stanno andando ad
aumentare un archivio che, almeno nella sua sezione di memoria di
guerra, si pensava potesse rimanere chiuso.
I membri di BANOS FILM
inviano quotidianamente i materiali girati e fanno sapere che oggi
più che mai il progetto continua. Si è trasformato in un progetto
in fieri e itinerante.
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