Bullied to death (Bullizzati a morte) Un film di Giovanni Coda

Il film si ispira ad una storia vera, quella del giovane Jamey Rodemeyer, quattordicenne americano, suicidatosi nel settembre del 2011 in seguito ad una drammatica sequenza di gravi atti legati al bullismo scolastico e al cyber bullismo.

Alla storia di Jamey si legano quelle di altri giovani gay, lesbiche e trans, vittime di attacchi omofobi, uccisi o indotti al suicidio, in diverse parti del mondo.

Il 17 maggio 2071 a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrova unito in una performance commemorativa che attraverserà l’arco dell’intera giornata.

 

Note di regia
“Bullied to death” è un progetto cinematografico sperimentale e indipendente, che mira a utilizzare nuove strade comunicative tra cinema, fotografia e arti performative, per colpire emozionalmente lo spettatore.

Le immagini-suggestioni del film prendono spunto dalla vera storia del giovane J.R., quattordicenne di Buffalo suicidatosi nel settembre del 2011 dopo i ripetuti atti di bullismo, a scuola e sul web, cui veniva sottoposto in seguito al suo coming out.
Una storia dal respiro universale di solitudine e di riscatto negato.

È questa universalità che spinge l’autore a raccontare i fatti attraverso schemi narrativi atipici, utilizzando generi e linguaggi diversi, puntando a creare un film sensoriale, non didascalico, la cui essenza va colta attraverso una visione fisica.

L’universalità dei sentimenti abbracciati dalla vicenda del giovane statunitense consente al regista di ambientare la narrazione in uno spazio tempo non definito, lavorando con attori-performer che si alternano incarnando la voce narrante.

Per lo stesso motivo il film viene girato in lingua inglese, per raggiungere un pubblico più ampio possibile.

Questo in sintesi il focus del progetto: un percorso attraverso la storia di un adolescente morto suicida all’ombra di una società inadeguata, confusa e crudele che non riesce a porre rimedio all’incremento e relativo sconfinamento patologico della violenza, in particolare quella di genere.

Il film non identifica alcun luogo preciso ma rappresenta tutti i luoghi in cui queste tragedie accadono. In questo senso è un film ambientato, letteralmente, nel mondo.

 

English:

“Bullied to death” depicts a 24 hour performance against homophobia through the real stories of teenagers worldwide that experience severe bullying episodes at school, from their own families and on the web, as a result of their coming out about their sexuality.
The movie is centered on the life of a 14-year-old American boy, who committed suicide in 2011 in a careless, inadequate society which is confused, cruel, and unable to solve the increasing violence that deviates towards pathology especially when gender-related matters are at stake.
The movie is without a precise place identification, thus representing all the possible places where these tragedies can happen. Actually, the whole world represents the ideal stage to set the film.

 

 

Festival

Salento Rainbow Film Fest 2016 Lovers Film Festival - Torino LGBTQI Visions 2016 Melbourne Documentary Film Festival Best Avant Garde & Innovation Award; Best Wild Card Award - Jury Special Mention 2016 Macon Film Festival 2016 Out On Film: Atlanta's Gay and Lesbian Film Festival 2016 Moscow European International Film Festival 2016 Iris Prize Cardiff 2016 Italian Film Festival Cardiff Special Mention best female performance; Special Mention Best Male performance 2016 Omovies - Napoli Premio Migliore Lungometraggio 2016 Los Angeles Underground Film Festival Special mention 2016 New Renaissance Film Festival Amsterdam Humanity Award 2017 New Renaissance Film Festival - London Humanity Award 2017
RegiaGiovanni Coda Produttore, GeneriDocumentario, sociale, Sperimentale Durata 72' Anno 2016 Nazione Italia/USA Formato 4K, 16:9 Tag A.C. Labor& Giovanni Coda / Atlantis Moon Productions / Giovanni Coda
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