Con il suo migliore amico Samuel entrano in case abbandonate, attraversano paesini rasi al suolo e si addentrano per montagne che nascondono un altro mondo parallelo.
Un viaggio che parte dall’innocenza per scoprire il mistero della lotta tra la vita e la morte.
Il film è in edizione originale spagnola, con sottotitoli a scelta, in inglese o italiano.
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Dichiarazione della regista
A volte le cose invisibili che ci circondano invisibilmente diventano più potenti di ciò che è visibile.
Questi elementi che emanano dalla natura, dalla terra o che sono trasportati dal vento possono generare sensazioni e persino ricordi di presenze, di tempi passati, di profumi, di emozioni… che forse non vediamo, ma certamente sentiamo.
In questo film ho voluto indagare la nostra grande capacità di sentire ciò che non non possiamo catturare con i nostri occhi, ma è visibile solo attraverso i nostri altri sensi.
Alba (Alba Arias, 13 anni) ha una sensibilità pura e intuitiva, così come uno sguardo impaziente e curioso.
Si avvicina il mondo che la circonda, cercando ciò che non capisce e non si rivela in modo evidente. Questa ricerca avviene anche in un luogo molto speciale, le verdi e isolate montagne di O Courel, una regione montuosa nell’interno della Galizia (Spagna).
La sua gente coesiste con l’assalto diretto della natura, il duro inverno, lo spopolamento e l’oblio. Tuttavia, hanno anche un’arma potente: la loro convinzione che
la morte non è la fine ma una transizione.
Questo modo di intendere la vita e la morte come elementi intrecciati nello spazio e nel tempo, mi ha affascinato dal primo momento
che ho capito che la realtà di O Courel era anche più nascosta che visibile.
O Courel è un iceberg, come il poeta locale poeta locale Uxío Novoneyra.
La sfida cinematografica di rivelare qualcosa che è nascosto ma che lotta per rimanere presente, mi è sembrato un processo necessario per reclamare e riconquistare il potere dei nostri sensi.