Nene Martelli inizia a disegnare fin da bambina e frequenta l’ambiente delle avanguardie pittoriche italiane da prima della seconda guerra mondiale.
Compagna di vita e d’arte dello scultore Gianni Fenoglio, negli anni ’50 conosce Michel Tapiè, pittore, critico e teorico di importanza fondamentale nell’astrattismo del dopoguerra, a cui si devono i termini fecondi di arte informel, tachisme e art autre.
Viene coinvolta nelle vicende dell’ICAR (International Center of Aesthetic Research) di Torino fondato e curato dallo stesso Tapiè, dove gravitano costantemente critici come Giulio Carlo Argan e pittori come Lucio Fontana, Pinot Gallizio e Giuseppe Capogrossi e dove si svolgono incontri con artisti internazionali come i giapponesi del Gruppo Gutai, portatori di un’estetica in cui per la prima volta nella storia dell’arte si fondono il gesto pittorico, la performance e l’astrattismo.
Girato nel corso di una breve serie di incontri nel suo appartamento-museo, questo breve biopic è stato realizzato nel 2017 in occasione dei 90 anni di Nene come supplemento della sua biografia, curata dalla critica d’arte Chiara Maraghini Garrone e dalla nipote di Nene, Paoletta Sacco.