Il cinema di Irene Dionisio
L’8 marzo è una data importante per Streeen. L’8 marzo 2020 le piazze erano vuote, l’Italia era in lockdown e Streeen lanciava #LOTTOMARZOSEMPRE, un canale free per riflettere sulla complessità del genere attraverso un cambiamento di prospettiva nell’approcciarsi a questo tema. Il cinema, un certo cinema, può essere uno strumento straordinario per dare voce al cambiamento, offrendo nuove rappresentazioni, finalmente lontane dai modelli patriarcali che la società ci impone.
Aprtire dall’8 marzo 2021 Streeen omaggia Irene Dionisio, regista il cui lavoro, nel cinema e nelle arti visive, come attivista femminista, scardina ogni stereotipo e ci regala uno sguardo, non femminile, ma intersezionale, attraverso il suo cinema impegnato legato dal filo rosso della marginalità.
I documentari La fabbrica è piena – Tragicomedìa in otto atti e Sponde. Nel sicuro sole del Nord saranno visibili su streeen.org, insieme a due dei lavori brevi firmati dalla regista: la videoinstallazione Il mio unico crimine è vedere chiaro nella notte e Le storie che saremo, corto nato dalla riflessione di più registi sui temi della pandemia, .
Inoltre, grazie alla collaborazione con l’Istituto Luce, a questi titoli si aggiungerà il lungometraggio di esordio di Irene Dionisio Le ultime cose (2016), prodotto da Tempesta Film con Rai Cinema.
Documentari e lungometraggi saranno visibili a 2,80 € l’uno, mentre i 2 cortometraggi andranno ad arricchire le proposte di film disponibili per gli abbonati (abbonamento mensile 6,50 €).
Irene Dionisio, classe 1986, è una regista, documentarista e artista visuale formatasi con il collettivo curatoriale d’arte pubblica “a.titolo”, insieme al documentarista Daniele Segre e alla regista Alina Marazzi. La sua produzione artistica include documentari e un lungometraggio che le hanno portato partecipazioni e premi in diversi festival (Premio del Pubblico – Festival dei Popoli, Premio Cariddi – Taormina Film Festival, Premio Solinas – Miglior Sceneggiatura Documentario, Premio Scam in Francia e Premio della Giuria – Cine Verité in Iran) e video-installazioni esposte al Pac di Milano, Palazzo Grassi di Venezia, Museo Berardo di Lisbona e Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Ha diretto per tre anni il festival Lovers promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, e il suo ultimo progetto filmico – La voce di Arturo, in fase di sviluppo – è stato selezionato alla Berlinale Talents Script 2019 tra 3.400 candidature da 130 paesi. Nel 2020 è stata premiata con il Premio Giuseppe Bertolucci, alla miglior giovane regista europea under 35.
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