Bisognava muoversi – Ricerca e sperimentazione
- Film
Être en train
Riflessioni sulla genesi della violenza all’interno della famiglia.
Earth men lake - Dialoghi sulla produzione del film documentario
Un video-intervento sulla questione del cinema documentario in Italia, pensato come un film americano degli anni ’60.
, poi dopo - Un film di Lucio Lionello e Alessandro Tannoia
La frammentazione della vita dovuta al continuo ferimento della memoria.
Due o tre cose
“Un’anziana donna tibetana e Jean-Luc Godard parlano di sé e delle loro vicende. Un film sulla memoria personale, immagini di un passato autobiografico.
Un passato che non è morto, anzi non è neanche passato.
Una memoria di emozioni viste attraverso altre memorie di emozioni.
Ogni storia ogni vita ha un inizio, un centro e una fine, anche se non necessariamente in quest’ordine."
Ceste Armando
Vita da cane - Un film di Lucio Lionello e Alessandro Tannoia
La dura lotta per la sopravvivenza quotidiana di un disoccupato. Quando l’indigenza e la fame aguzzano l’ingegno. Il film ha partecipato al VII Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino.
La Mole rovesciata
Due pellicole in video, una di 30′ e l’altra di 5′, compongono una video struttura ospitata al Flash Art Museum di Trevi per Aperto 95. Il progetto di Cliostraat con l’architetto Corrado Levi, diventa materia bidimensionale. Un’impronta urbana si trasforma in segno ottico-visivo destrutturato. La Mole senza la Mole.
I still have my hands
Un video cartoon elettromagnetico con la musica di Meredith Monk.
Riflessioni sullalluce
Il risultato della mortifera commistione tra gli orribili anni ’80 dell’agonizzante Prima Repubblica e i terrificanti prolegomeni al nulla culturale della Seconda che si avventa.
Una casa poco solida
Una casa in costruzione crolla e il guardiano del cantiere muore sotto le macerie. Il crollo rischia di provocare un’altra vittima: un bambino che si salva grazie al provvidenziale intervento di Guillaume Apollinaire. Di chi è la colpa? Chi risolverà il mistero?
L’ultimo nastro
Liberamente tratto da L’ultimo nastro di Krapp di Beckett, è la riflessione di un personaggio solo, alle prese con il proprio passato. Saranno le immagini della televisione e di un’impossibile trasmissione “sulla difficoltà di essere comunisti" a condurlo in questo viaggio della memoria tra storie personali e politiche.