Per lei l’arte e la creatività erano forme di lotta politica, così come erano politiche le azioni performative che conduceva con il suo collettivo, le Nemesiache.
A questa straordinaria protagonista del femminismo napoletano, scomparsa nel 2002, si devono tra l’altro l’ideazione della Rassegna del Cinema femminista di Sorrento ‘L’altro sguardo’ , primo festival del genere in Europa, e l’istituzione del Premio cinematografico Elvira Notari (ora Premio Lina Mangiacapre).
I suoi grandi occhiali a farfalla e i suoi fantasiosi abiti androgini sono rimasti impressi nella memoria di chi l’ha conosciuta.
Il documentario è un omaggio alla figura di Lina e alla sua opera e rievoca nel contempo una stagione vivace del femminismo italiano, che il film intende divulgare a un pubblico più ampio.
E’ il frutto di un lungo lavoro di raccolta di materiale di repertorio e include disegni e animazione originali e riprese nell’abitazione di Lina Mangiacapre a Posillipo e in altre zone di Napoli.
Realizzato grazie a un crowdfunding, si avvale quasi interamente di professionalità femminili.
Vi hanno partecipato alcune protagoniste della scena musicale e teatrale napoletana, tra cui Cristina Donadio, Enza Di Blasio e Stefania Tarantino.
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