Ottavio Mario Mai

Nato a Roma, settimo di otto figli, orfano di madre a soli due anni e praticamente poco dopo, anche se non di fatto, orfano di padre.
Varie attività lavorative, da venditore di bibite nei cinema romani a emigrante in Germania con lavoro da metalmeccanico alla Wolkswagen, poi Torino, la Fiat e altre piccole aziende del settore.
Nei primi anni ’70 si diploma a Torino frequentando i corsi serali del Santorre di Santarosa. Iscrizione all’Università, Scienze Politiche, poi Filosofia seguendo intensamente i corsi di Storia del Cinema.
Nel 1977 incontra Giovanni Minerba con il quale concretizza la seconda parte della sua vita, a partire dalla militanza nel FUORI e nel Partito Radicale.
Poi il cinema, anche in questo autodidatta; nel 1981 insieme a G. Minerba costituisce l’Associazione Culturale “L’Altra Comunicazione”, fino al 1992 ha realizzato 22 lavori in video e pellicola Super8, proiettati in molti Festival di tutto il mondo, ottenendo vari riconoscimenti e ricevendo ottime critiche (tra gli altri, Dalla vita di Piero (1982), Messaggio (1983), Inficiati dal male (1984), Io non sono come te (1984), Attenzione ai camionisti (1985), Più vivo di così non sarò mai (1985), La preda (1985), Giovanni (1987), Preludio (1987), La staticità di un corpo (1988), Da Sodoma a Hollywood (Il Festival del vizio) (1989), Tea for Two (1989), Epitaffi (1989), Partners (1990) e Stand by me (1992), l'ultimo.
Nel 1985 Ottavio e Giovanni iniziano il rapporto di lavoro con RAI3 Piemonte; in tre anni gireranno per Rai3 sei lavori di circa 30’ l’uno. Fra questi, da RAI3 viene chiesto a Ottavio e Giovanni di realizzare il “remake” di “Dalla vita di Piero”… e intitolarlo “Giovanni”, che verrà poi trasmesso all’orario di cena (19,30), piccolo “evento” per il tema affrontato.

Nel 1986 “inventano” il Festival Internazionale di Film con Tematiche Omosessuali “Da Sodoma a Hollywood”.
L’8 novembre 1992 decide di lasciarci.

Nazionalità: Italia

Film

INFICIATI DAL MALE Il “fico” del regime Orfeo, il giorno prima Attenzione ai camionisti La preda