Il “fico” del regime Un film di Ottavio Mario Mai, Giovanni Minerba
Il segreto di Giò Stajano per affrontare la vita nel modo migliore, o peggiore, dipende dai punti di vista, è stato ed è quello di non essersi mai preso troppo sul serio.
Già il fatto di nascere omosessuale in un paesino del profondo sud, in pieno periodo fascista, e per di più in casa Storace, scegliendosi come madre un’ignara figlia del “virilissimo” braccio destro del Duce, e di far poi pipì tra le braccia di quest’ultimo, alla tenera età di un anno, la dice lunga. Poi negli anni ‘50, giovane di belle speranze, approda a Roma e col suo stile di vita anticonformista ed il suo libro Roma capitolina sull’omosessualità “eccellente” capitolina, subito sequestrato, diventa “personaggio” e viene chiamato da Fellini per interpretare se stesso nel film La dolce vita.
Poi di colpo nell’81, dopo aver fatto il giornalista d’assalto, aver continuato a scrivere libri e interpretare film, stanco di questo ruolo, vola a Casablanca, e diventa Maria Gioacchina, confermando così la sua innata tendenza alla provocazione e allo sberleffo, nei confronti della vita e di se stesso/a.
Festival
Cast
Interprete: Giò Stajano
Sceneggiatura: Ottavio Mai, Giovanni Minerba, Giò Stajano
Fotografia: Ottavio Mai
Montaggio: Ottavio Mai, Giovanni Minerba, Simone Fava
Fumetti: Marco Silombria
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.