Sanperè Venisse il fulmine
Il tempo dell‘attesa del permesso di soggiorno – e di conoscere il proprio destino, – per Diarrè, un giovane ivoriano, e per i suoi compagni di sventura provenienti dalla Libia, in un piccolo centro di accoglienza nel cuneese.
Il giovane ivoriano Diarra e i suoi compagni di sventura arrivati dalla Libia vivono per un anno in attesa di ricevere un permesso di soggiorno e le risposte alla domanda di asilo politico.
Tra chi è stato costretto ad imbarcarsi a causa del conflitto libico e chi ha pagato per cercare futuro in Europa, le giornate di questi ospiti si riempiono dell’unica cosa che hanno: le loro parole e i loro pensieri.
L’attesa diventa il tempo del confronto e del dialogo su ciò che vedono intorno a loro, l’Italia e gli italiani, così come della conoscenza reciproca, attraverso i racconti del passato e le diverse esperienze del presente.
Intanto il tempo dell’attesa si trasforma nel trambusto degli ultimi mesi, in cui si susseguono le risposte alle domande di asilo e le confuse notizie della imminente chiusura del centro.
Finisce la cosiddetta Emergenza Nordafrica, che li ha visti protagonisti involontari per quasi due anni.
Dopo aver condiviso ognuna di queste giornate, Diarra e gli altri riprenderanno così il loro cammino, ognuno verso un diverso destino, ognuno per sè.